Eccomi!
Mi è stato detto di scrivere... ed eccomi qui!
Allora, premetto che non amo il metal, il rock troppo "pesante", e tutto il filone. Sono andata per la curiosità di sentire Fabio cantare dal vivo, e perchè Jesus Christ è un invito che non riesco proprio a rifiutare... è troppo bello!!
Entro nel locale con Giuli, e rivedo con piacere Fabio: è semrpe più magro (ho l'impressione che prima o poi scomparirà
), e sempre con l'aria inquietante del pazzo...
C'è Baldo, ovviamente Daniela, e in succesisone arrivano Sandro, Ilda e Mauri. Lo spettacolo può iniziare!!
Non pensavo facesser tutta l'opera, a ride il vero... ma solo spezzoni, o le canzoni più famose: rivedere per intero lo spettacolo per me è stato fantastico. Le voci sono superbe, inizialmente ho qualche riserva su Giuda, che -com'è giusto che sia- interpreta a modo suo il pezzo... sono legata ad altri modi di rendere i suoi brani, e faccio un pò di fatica a slegarmene ed apprezzare appieno la sua splendida voce.
Menzione d'onore a Gesù (ovviamente sono tutti, tutti bravissimi, ma lui mi ha colpito particolamente!), che ha una voce che manda in estasi, e una grande capacità interpretativa.
Ed ora veniamo a Fabio! La parte di Hannas gli si addice, e con la voce riesce a rendere tutte le sfumature ipocrite del personaggio: riuscito in pieno! Così per Simone Zelota (i cui brani non mi erano molto chiari nella memoria, e che quindi era come se "ascoltassi per la prima volta").
Ecco, un appunto lo devo fare... Erod's song. Lo so, che era un riarrangiamento in chiave "progrock" (che tra l'altro mi è piaciuto molto), ma... per me Erode è tutt'altro!! E non sono proprio riuscita a farmi piacere il riadattamento, per quanto giustificabile nell'ottica dello spettacolo
Per chi non c'era, è stata cantata tutta come un "metal" (non mi spingo più in là con i termini, perchè non ne capisco nulla)... mentre ho il piacevole ricordo dell'interpretazione originale, o quella di Giuliano (Pastore, ndr).
Giudizio finale: una serata ben spesa, musica dal vivo veramente ben curata, riarrangiamento personale ma non tale da "stravolgere" l'essenza della versione originale, cantanti bravissimi, creografie e regia da manuale. Tenere due ore di "musical-concerto" senza quasi abiti di scena (solo dei mantelli per i sacerdoti, e delle maschere come simbolo dell'autorità giudicante e del male del mondo), e delle striscioline di tessuto bianco e rosso a metafora delle varie situazioni (una scelta magnifica, minimalista ed evocativa!) non è facile, ma tutti sono riusciti a sostenere lo spettacolo senza difficoltà.
E' vero che di tanto in tanto la musica era troppo alta rispetto al volume dei microfoni: sarà per la prossima replica!
Infine, grazie a Daniela per avermi convinto a venire!!!!!
Spooky